Sono troppi anni che il tema della Pubblica Amministrazione viene affrontato con superficialità o nel solco di contingenze politiche, basandosi spesso su luoghi comuni che hanno leso la dignità dei lavoratori pubblici senza produrre soluzioni di lungo respiro e strutturali.
C’è molto da fare per intervenire in modo efficace e migliorare la macchina dello Stato. L’Associazione dei dirigenti e dei manager pubblici che vengono dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione, che celebra i suoi 15 anni di attività associativa, auspica uno sforzo comune delle forze sane del Paese per una riforma della PA che porti a risultati concreti per l’Italia e vantaggi per i cittadini.
Vogliamo una PA più trasparente ed efficace, con funzionari e dirigenti sempre più motivati e preparati, orientata ad una azione efficiente e misurabile sui risultati, in cui i cittadini siano protagonisti consapevoli di tutto il processo di formazione ed implementazione delle politiche pubbliche. Una amministrazione al passo coi tempi e in grado di fare fronte alle sfide europee e internazionali che le sono innanzi.
L’audizione del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Marianna Madia, sulle linee programmatiche presso le commissioni riunite I e XI della Camera dei deputati, ha fornito un quadro di iniziative da cui partire per lavorare assieme. Allo stesso tempo, le 44 proposte messe sul tappeto da parte del presidente Renzi e dalla ministra Madia richiedono uno sforzo proattivo di discussione approfondita. In questo quadro gli AllieviSSPA hanno presentato le loro proposte al ForumPA 2014 come contributo al dibattito in corso.
Occorre, tuttavia, rispondere ad una domanda: quale PA vogliamo per l’Italia? Il processo messo in moto ha un senso se legato ad una visione strategica della amministrazione pubblica in Italia, sui suoi scopi fondamentali e sul ruolo delle risorse umane. Per noi ogni sforzo deve essere indirizzato verso una PA che sia una delle leve per far ripartire il Paese. Non vogliamo più sentire di lotta fra categorie o rimpallo di responsabilità: serve una amministrazione pubblica sana accanto ad una politica che decide, una informazione equilibrata, un mondo dell’impresa che crei lavoro e valore.
Nessuno si tiri indietro, tutti facciano la loro parte. Noi per primi.