Roma, 7 marzo 2013 – COMUNICATO STAMPA: Gravissimo episodio di sangue a Perugia: la caccia al dipendente pubblico è ufficialmente aperta. Uccise le prime due.
Come Associazione costituita tra i dirigenti pubblici selezionati dalla Scuola Superiore di Pubblica Amministrazione (SSPA), partecipiamo al lutto delle famiglie di Daniela Crispolti, 46 anni (precaria con contratto di collaborazione) e Margherita Peccati, 61 anni, dirigente, entrambe dipendenti della Regione Umbria, uccise ieri a sangue freddo a Perugia da un imprenditore che si riteneva danneggiato dall’amministrazione regionale.
Vorremmo pensare che questo orribile fatto di sangue sia solo un caso isolato ed irripetibile, ma dopo una serie di eventi quali, ad esempio, la presa in ostaggio di dipendenti dell’Agenzia delle Entrate e gli attentati contro Equitalia, temiamo si tratti di un salto di qualità nella violenza indirizzata verso i funzionari pubblici, prima solo verbale.
La morte delle due colleghe presenta degli innegabili collegamenti con la campagna di delegittimazione della Pubblica Amministrazione che dura ormai da troppi anni e nella quale certa politica, acriticamente appoggiata da una parte della stampa, ha usato i dipendenti pubblici come parafulmine dello scontento sociale e per coprire le sue responsabilità nel dissesto del paese.
Oggi i funzionari pubblici – che ogni giorno sostengono il rapporto con la cittadinanza, e devono mediare le istanze e le esigenze di cittadini sempre più disperati – sono tutti a rischio. Apprezziamo che la Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, abbia denunciato il fatto che da troppo tempo si stiano colpendo in maniera indiscriminata i funzionari dello Stato che svolgono con capacità, professionalità e responsabilità il proprio mestiere.
Auspichiamo che tutte le forze politiche, soprattutto nella delicata fase che l’Italia sta attraversando, prendano coscienza di quanto accaduto e assumano posizioni di responsabilità verso coloro che tutti i giorni lavorano al servizio del Paese.