Roma, 23 gennaio 2013 – COMUNICATO STAMPA: I provvedimenti approvati ieri dal Consiglio dei Ministri in materia di trasparenza e reclutamento di dirigenti e funzionari pubblici incidono su aspetti fondamentali del funzionamento della cosa pubblica e merita apprezzamento l’intento di rinnovamento manifestato dal Governo. Secondo Alfredo Ferrante, Presidente dell’Associazione Dirigenti per l’Innovazione, costituita tra i dirigenti ed i manager pubblici selezionati dalla Scuola Superiore di Pubblica Amministrazione (SSPA), “debbono accogliersi con favore l’accoglimento dei principi legati al Freedom of Information Act in Italia, per una trasparenza assoluta dell’operato della macchina pubblica, nonché il recupero della via del corso-concorso per selezionare non solo i dirigenti ma anche i funzionari pubblici, come modalità per la scelta delle figure migliori e più preparate a vantaggio della collettività”.
Alla luce del comunicato del Governo, tuttavia, alcuni aspetti sollevano preoccupazione e richiedono approfondimenti. A titolo di esempio, desta perplessità la volontà di rendere disponibili i dati relativi alla situazione reddituale e patrimoniale dei dirigenti, comprensivi magari di indirizzo, numero e nome dei figli, importo delle detrazioni e deduzioni per spese sanitarie, per lavori di ristrutturazioni, per asili nido, per funerali, per attività sportive. C’è da chiedersi quale sia l’utilità di tali dati, peraltro in possesso delle autorità fiscali. Occorrerà leggere il testo definitivo del Governo ma dobbiamo ricordare che i recenti scandali hanno riguardato membri della classe politica e non della dirigenza amministrativa. Concentrarsi su quest’ultima, dunque, significa di fatto cercare di sviare l’attenzione dell’opinione pubblica dal vero problema di questo paese, vale a dire la corruzione politica.
Sulla riforma delle modalità di reclutamento di dirigenti e funzionari, inoltre, serve un chiarimento sulla percentuale riservata al corso concorso nazionale. “Come Associazione degli ex allievi dei corsi concorso dal 1996 ad oggi – continua Ferrante – abbiamo sempre chiesto che tale strumento fosse esteso alla copertura del 100% dei fabbisogni delle pubbliche amministrazioni, e la formula scelta dal Governo, che prevederebbe una copertura ‘in misura non superiore al cinquanta per cento’ potrebbe configurare persino un arretramento rispetto all’attuale obbligo di coprire 3 posizioni dirigenziali su 10 attraverso il corso concorso. Crediamo che su tali aspetti, che investono temi fondamentali per l’organizzazione dell’Amministrazione e rilevano grandemente per i rapporti con i cittadini, serva un confronto con le associazioni ed i sindacati, un confronto che sinora è purtroppo mancato. Gli ex allievi SSPA sono come sempre pronti ad offrire un contributo per il miglioramento dell’operato delle pubbliche amministrazioni e il corretto utilizzo della risorsa pubblica più importante, quella umana.”